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TUTELA DEL CONSUMATORE NEL SETTORE AGROALIMENTARE

Nuove norme in materia di reati agroalimentari (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce nuove norme in materia di reati agroalimentari.

Il disegno di legge interviene principalmente su due fronti:

  • la tutela della salute pubblica, attraverso una chiara delimitazione della categoria dei reati di pericolo contro la salute;
  • il contrasto delle frodi in commercio di prodotti alimentari, sia sotto il profilo sanzionatorio, sia sotto il profilo dell’estensione della sfera repressiva, in modo da tutelare la «lealtà commerciale» e da colpire, con maggiore efficacia, le organizzazioni complesse e la responsabilità delle persone giuridiche.

Il testo mira a incidere, in particolare, nell’ambito alimentare, colmando le attuali lacune della legislazione penale e sanzionando in modo specifico le vere e proprie frodi nei confronti del consumatore finale, tenendo conto del valore prioritario assunto dalla «identità» del cibo quale parte irrinunciabile della cultura di territori, delle comunità locali e dei piccoli produttori locali, che definiscono, in sostanza, il «patrimonio alimentare». Il disegno di legge tiene conto, in tal senso, del fatto che la maggior parte delle frodi riguarda le caratteristiche intrinseche degli alimenti, come l’attestazione di conformità a specifiche modalità di produzione (tra le quali quella «biologica») o la loro origine geografica, e prevede pertanto un inasprimento delle sanzioni già in vigore in materia.

Inoltre, vengono per la prima volta introdotte sanzioni mirate nei confronti della produzione e commercializzazione di alimenti che, tenuto conto della dimensione all’ingrosso dell’attività illecita, anche organizzata, non sono capaci di produrre un pericolo immediato e imminente, ma manifestano la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e in via del tutto eventuale. Allo stesso modo, vi è la previsione di sanzioni per l’omesso ritiro di alimenti pericolosi per la salute.

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COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA AGRICOLO E REVISIONE DELLE NORME SU FORESTE E FILIERE FORESTALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi che, in attuazione della legge sulla semplificazione, la razionalizzazione e la competitività dei settori agricolo e agroalimentare (legge 28 luglio 2016, n. 154), introducono norme volte, da un lato, alla riorganizzazione delle competenze nel sistema di erogazione degli aiuti comunitari cui sono preposti l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e il sistema degli Organismi pagatori riconosciuti e, dall’altro, alla revisione e all’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali.

Di seguito le principali previsioni dei due decreti.

1. Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n.154 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il decreto, in attuazione dell’articolo 15 della legge delega e in linea con la nuova politica agricola comune 2014-2020, prevede la riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), in modo da renderla maggiormente rispondente alle specifiche esigenze del settore e da assicurare il raggiungimento di diversi obiettivi:

  • migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole;
  • razionalizzare e contenere la spesa;
  • innalzare l’efficienza del sistema di pagamenti;
  • rivedere e ottimizzare il modello di coordinamento degli organismi pagatori a livello regionale;
  • rivedere l’attuale sistema di gestione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale);
  • ottimizzare l’accesso alle informazioni, mediante la realizzazione di una piattaforma informatica che permetta una più forte integrazione tra le articolazioni regionali e la struttura centrale.

Infine, il decreto mira ad assicurare in modo più strutturato e netto la separazione tra le funzioni di Organismo di coordinamento e di Organismo pagatore attribuite all’AGEA.

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2. Disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali, in attuazione dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il decreto costituisce il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali e provvede, pertanto, al riordino della normativa in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, la normativa europea e gli impegni assunti in sede europea e internazionale in materia forestale, di agricoltura, ambiente, paesaggio, commercio e sviluppo rurale.

Il provvedimento mira, in primo luogo, a far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del paese e, secondariamente, a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove “economie verdi” e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne del Paese. Più specificamente, le direttrici lungo le quali si è mosso l’intervento normativo sono le seguenti:

  • promuovere su tutto il territorio nazionale la tutela e la gestione attiva e razionale del bene bosco;
  • rafforzare la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali direttamente e indirettamente competenti sulla materia forestale;
  • formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale;
  • definire, di concerto con le Regioni e i ministeri competenti, i criteri normativi e operativi minimi e comuni per tutto il territorio nazionale su specifici temi;
  • portare in ambito internazionale ed europeo un’unica posizione nazionale in materia forestale.

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