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Il modello F24 per il pagamento dell’Imu deve essere accettato dalle banche anche se non indica il numero delle rate con cui si versa l’imposta sull’abitazione principale. Il chiarimento è contenuto in un comunicato delle Entrate.

L’Agenzia precisa – e questa è una novità – che «è ora necessario indicare nella delega di pagamento F24 il numero di rate scelto dal contribuente per il pagamento di giugno», ma aggiunge che le deleghe già compilate senza questo dato sono comunque corrette. Sicché da ora il numero delle rate e dei pagamenti deve essere indicato – IL QUADRO – Il chiarimento è arrivato dopo che si era temuto che milioni di prospetti già presentati non fossero validi.  Pertanto, chi sceglie il pagamento in due rate dell’Imu sull’abitazione principale e relative pertinenze, le scadenze sono: entro il 18 giugno si deve barrare la casella «acconto» e indicare nella casella «rateazione/mese rif.» il codice «0101». In questo caso l’acconto è pari al 50% dell’imposta annua calcolata secondo le aliquote nazionali (0,4% e detrazione di 200 euro). Mentre, chi sceglie di pagare l’imposta in tre rate, cioè spezzando in due l’acconto (18 giugno e 17 settembre) oltre al saldo (18 dicembre) deve indicare nel riquadro dedicato alla rateazione il codice «0102». A settembre, invece, userà il codice «0202», mentre il saldo avrà sempre il codice «0101». Infine, anche se il modello F24 è stato compilato senza il codice delle rate è corretto e va accettato da banche, poste e agenti della riscossione.

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