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In data 8 luglio, ore 10:00, in Roma alla Via Baiamonti n. 6, presso Edificio Montezemolo – Aula Turina, si terrà il convegno in oggetto durante il quale verrà presentato il libro “Conoscere la Corte dei Conti attraverso i suoi Palazzi” curato da Vito Tenore. L’evento, oltre che in presenza, sarà fruibile anche online al seguente link: https://tinyurl.com/ayw6jjmr

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RECENSIONE

 

“CONOSCERE LA CORTE DEI CONTI ATTRAVERSO I SUOI PALAZZI”

UNA GUIDA ALLE SEDI REGIONALI DELLA MAGISTRATURA PIU’ ANTICA

 

“Conoscere la Corte dei conti attraverso i suoi palazzi” è una Guida alle sedi regionali della magistratura più antica d’Italia.

Un viaggio anche storico che il curatore, il Presidente di Sezione della Corte dei conti, nonché docente SNA, Vito Tenore, ha intrapreso, insieme a colleghi magistrati e funzionari, ripercorrendo le fasi e le norme attraverso cui si sono forgiate l’organizzazione e le funzioni dell’Istituto, e che prende abbrivio dall’idea cavouriana, risalente al 1862, di concentrare in un “giudice inamovibile” il controllo preventivo e consuntivo dei conti. L’esigenza dell’ottimale gestione delle risorse, anche al fine del rafforzamento del consenso sociale, affonda, d’altronde, le sue radici già in età medievale.

Scritto per il 2 giugno a più mani, il testo, edito da Anicia, intende costituire un racconto, anche fotografico, dei luoghi in cui si pongono le basi per la tutela dei diritti sociali, ascritti allo Stato-comunità, la cui fruizione è subordinata alla buona tenuta delle pubbliche finanze.

Al testo, che vuole costituire un ricordo plastico da tramandare, è anche sottesa un’importante finalità conoscitiva, nella convinzione che la coscienza civica collettiva passa anche attraverso la conoscenza delle nostre Istituzioni. Senza dimenticare che, in un tempo connotato da frequenti riforme, è necessario che venga sempre ri-affermata la rilevanza del principio di prossimità della giustizia, garantito anche dalla dislocazione territoriale delle magistrature.

Gli edifici e le loro architetture divengono, in quest’ottica, un presidio fisico, ma anche il contesto in cui tutto il personale, di magistratura e amministrativo, attende all’impegno demandato dalla Costituzione agli articoli 100 e 103. Un servizio per la Nazione, dunque, nell’ambito del controllo e della giurisdizione, che guiderà un percorso etico-formativo in, tra l’altro, scuole e università di diverse regioni d’Italia, in cui, partendo dal testo, si tratterà della missione dell’Istituto.

“Conoscere la Corte dei conti attraverso i suoi palazzi”, per mezzo dell’intreccio tra lo scritto e le foto, ricostruisce ambienti ricchi di dettagli con nozioni e riferimenti tra presente e passato, rendendo la lettura un’esperienza formativa piacevole. Ambienti fisici, ma anche umani, che hanno visto e vedono incontri, confronti, audizioni, programmazioni d’indagine ed elaborazione di delibere e sentenze, vengono con sapienza incastonati nel loro tessuto urbano e nel loro naturale contesto storico-sociale, culturale ed economico.

È nella consapevolezza che, in questi luoghi, udienze pubbliche, camere di consiglio e adunanze hanno contribuito a tracciare la giurisprudenza in materia di contabilità e finanza pubblica – forse due dei settori più ostici del diritto, solo in apparenza distanti dal vivere quotidiano – che si snoda un vero e proprio itinerario, che segue le movenze di uno stile scorrevole.

Le sedi, elencate secondo l’ordine alfabetico delle regioni in cui si situano a sottolinearne la pari dignità, sono descritte dopo attente ricerche documentali, archivistiche e aneddotiche. Il quadro d’insieme restituisce l’immagine di spazi “su misura”, in alcuni casi convissuti con altre amministrazioni, in molti altri scenari, in epoche più remote, di rivendicazioni di diritti quando collocati vicino all’organo di decisione politica o inclusi negli elenchi dell’Unesco per il loro indice valoriale, storico o culturale.

Sono sedi antiche ma anche di più recente acquisizione, spesso ristrutturate o valorizzate nei loro assetti, prospetti, anditi, visuali e complementi d’arredo, ciascuna con caratteristiche peculiari a livello architettonico, artistico, urbanistico.

Un libro per avvicinare il grande pubblico alla Corte dei conti e alle sue attività, espressione di funzioni esercitate in nome dei principi di legalità ed eticità, in cui il passato non è vissuto come una nostalgica memoria, ma come lo strumento per vivere con maggiore consapevolezza il presente, perché è proprio dal passato che si traggono gli esempi più fulgidi di contrasto a tentativi, anche estemporanei, di attenuazione dei presidi che sorreggono il nostro Stato di diritto.

In filigrana, un chiaro messaggio: la Corte dei conti non è un nemico da cui difendersi o qualcosa di diverso o “distinto” da fronteggiare e il dialogo tra politica, istituzioni e cittadini non può che passare attraverso la conoscenza e l’approfondimento dei reciproci compiti e funzioni. Lo richiedono anche le più recenti frontiere della finanza pubblica, sempre più inclini a sentieri sovranazionali, nell’ottica degli equilibri di bilancio unionali.

Un volume, in definitiva, che non vuole essere solo una “rassegna” in chiave documentaria di luoghi, ma una narrazione corale che, unendo voci, sguardi, passi e vissuti di chi li ha attraversati, va oltre la superficie, meritando un invito alla lettura.

                                                                                                           FRANCESCA MUCCIO

                                                                                                                  funzionaria Ufficio Stampa Corte dei conti

                                                                                                                                         giornalista pubblicista