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“Men who hate women”: il femminicidio negli Stati Uniti d’America. Spunti di riflessione in ottica comparata

“Men who hate women”: the femicide in the United States of America. Comparative reflections

di Andrea De Lia

 

Abstract [ITA]: Il saggio si sofferma sulle prospettive relative all’introduzione della fattispecie autonoma di femminicidio, sviluppando una comparazione con gli ordinamenti giudici statunitensi.

Abstract [ENG]: The paper focuses on the perspectives relating to the introduction of the autonomous case of femicide, developing a comparison with the US judicial systems.

Parole chiave: femminicidio – violenza di genere – questioni di legittimità costituzionale – diritto penale comparato – Stati Uniti d’America

Keywords: femicide – gender violence – constitutional problems – comparative criminal law – United States of America – murder – voluntary manslaughter – provocation – partial defence – prevention

SOMMARIO: 1. Premesse. – 1.1. Dal c.d. “codice rosso” alla proposta di introduzione della fattispecie autonoma di femminicidio. – 1.2. Una fattispecie (probabilmente) costituzionalmente legittima ma inutile in ottica preventiva. – 1.3. Lo scopo della comparazione con le scelte di incriminazione compiute negli States. – 2. Emergenze criminologiche e prolegomeni sulla normativa statunitense di riferimento. – 3. Cenni alla disciplina dell’omicidio negli ordinamenti giuridici statunitensi. – 3.1. Wilful action, deliberation e premeditation in rapporto alle forme più gravi di omicidio contemplate dagli statuti americani. – 3.2. La collocazione dell’omicidio con dolus eventualis. Il c.d. “depraved heart murder”. – 3.3. L’omicidio preterintenzionale. – 3.4. La c.d. “felony murder rule”. – 4. Il voluntary manslaughter come omicidio “quasi doloso” al ricorrere della provocation. – 4.1. Cenni alla provocation e alla “infidelity defense” nella common law inglese. – 4.2. La provocation negli States. – 4.3. Segue. La posizione della dottrina statunitense in ordine a provocation e femminicidio. – 5. Conclusioni.

 

Il contributo è consultabile al seguente link: “Men who hate women”: il femminicidio negli Stati Uniti d’America. Spunti di riflessione in ottica comparata (A. De Lia)